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4 giugno 2015

Io odiavo il mio bagno #4 dettagli

A dicembre l'ultimo post dedicato al restyling del mio bagno. Vi annunciavo qualche anticipazione per poi raccontarvi i dettagli il mese successivo. Poi il calendario si è complicato e così, con parecchi mesi di ritardo, torno ora a raccontarvi qualcosa in più.
Oggi mi voglio soffermare su alcuni dettagli decorativi. Gli aspetti tecnici ve li racconterò a breve, ospite di un blog speciale in cui questa stanza di casa è protagonista assoluta.



Come sapete le scelte stilistiche e di colore le avevo già fissate ben prima di iniziare il restyling, operazione fondamentale se non si vogliono rischiare brutte sorprese. Poi ovviamente occorre un po' di inventiva per migliorare il risultato finale.
Per riprendere la palette principale che lega tutti gli ambienti di casa mia, ho optato per una base decor in bianco, con qualche elemento in nero. Vi ho già raccontato che le piastrelle a muro sono state riverniciate in bianco con una speciale vernice e per ravvivare il candore delle pareti ho realizzato un motivo grafico con piccoli stickers triangolari in nero, che ho realizzato ritagliando i motivi da un foglio di plastica adesiva. Lo stile riprende ovviamente quello scandinavo e l'idea è ispirata agli adesivi di Ferm Living, che per la verità avevo intenzione di acquistare ma non sono riuscita a trovare.



Bianco e nero in prevalenza anche per la nicchia preesistente, anch'essa riverniciata in bianco, in cui ho sostituito i due ripiani in vetro, eredità del precedente proprietario (...), con due semplici ripiani in legno, su cui ho passato due mani di vernice lavagna. Al contrario dell'asse utilizzata per l'appoggio del lavabo, che è in okumé, un'essenza resistente all'umidità, i piccoli ripiani sono in legno di recupero e, come vedete dall'incurvatura che hanno assunto, non sono adatti a resistere all'effetto del vapore e dell'umidità del bagno. La cosa è stata evidente fin da subito ma ho scelto di non sostituirli perché sostanzialmente mi piace l'effetto che creano e l'idea di usato e "non troppo rifinito e preciso" che danno. Interpretano perfettamente lo stile che ho scelto di realizzare nel mio piccolo bagno, all'insegna dell'handmade e della possibilità di svincolarsi da canoni prestabiliti.



Le scatole e i cestini riprendono le tonalità del verde menta e dell'azzurro polvere che completano la palette di colori. Non ho dovuto fare acquisti ad hoc, avevo già tutto in casa ad eccezione dei cassetti di Muji che ho ricoperto con plastica adesiva optical di Tiger.
Sempre di Tiger è il porta asciugamani con sfere multicolor che volevo inserire per spezzare la ripetizione cromatica scelta.



Gli elementi contenitivi a parete sono stati realizzati da mio papà, riutilizzando le ante del vecchio mobile che sosteneva il lavabo. Un'altra idea di recupero, che rispondeva sia ad un'esigenza di risparmio ma anche , e soprattutto, di caratterizzazione delle scelte decorative del bagno. Un segno distintivo e personale. Il colore che ho scelto per  verniciare i due piccoli pensili è la tonalità Stone Blue di Farrow & Ball, un colore dal sapore retrò ma piuttosto deciso. I pomelli sono in ceramica, in bianco e nero, e riprendono lo stile nordico, grafico e un po' eclettico.
Mentre lo scrivo mi rendo conto che questo piccolo bagnetto, lontano da essere un esempio di eleganza e raffinatezza, contiene tutto ciò che amo dell'arredo creativo e, in particolar modo, contiene tutto il mio gusto. Ovviamente se avessi avuto un portafoglio ben fornito avrei preferito alcuni pezzi di design e a maggior impatto visivo, ma sono comunque soddisfatta del risultato, a riprova che si può dare stile ad un ambiente anche con scelte economiche e misurate.



Per tenere in ordine un ambiente così piccolo sono utilissimo cesti, cestini e scatole di tutte le dimensioni. Però non rinuncio a un pizzico di comodità, lasciando a portata di mano, sul piano di appoggio del lavabo, i prodotti cosmetici di uso quotidiano. L'unica mania è quella di cercare di declinarli nella palette di colori principali. Senza però farne una malattia (altrimenti gli uomini di casa protestano!).
Il punto luce delle zona lavabo, infine è una semplice lampada a bulbo e filo elettrico in tessuto (acquistato sul sito olandese Zangra).



Vi avevo anticipato che il restyling è stato parziale, non ha interessato il rivestimento a pavimento e i sanitari. Ma ho le idee chiare anche su questi e in cantiere i progetti per completare il locale appena sarà possibile. Nelle mie intenzioni prevedo di sostituire gli attuali sanitari con un modello a sospensione e la stesura a pavimento di una resina in grigio cemento, che trovo essere una tonalità luminosa e adatta all'ambiente.
Nel frattempo un tappeto con base prevalente in nero e motivi a righe bianche crea un effetto a contrasto più piacevole dell'attuale pavimento in (orribile) tinta beige.


E per finire volete sapere i miei propositi futuri su questo piccolo locale, oltre a cambio pavimento e sanitari? Avete mai sentio parlare del tunnel solare? Un sistema per portare la luce naturale anche nelle zone prive di aperture verso l'esterno, grazie ad un diffusore che dal tetto raccoglie la luce e la riflette fino a destinazione. La Mini Casa, seppur piena di difetti, in questo caso potrebbe darmi grandi soddisfazioni e consentirmi di realizzare questo progetto. I dubbi sono i costi, che non ho ancora preventivato. Voi avete esperienza in tal senso? Qualche consiglio?

ph. Appiuntidicasa


24 dicembre 2014

Io odiavo il mio bagno #3 anticipazione

Avete aspettato tanto ma in realtà l'attesa è stata dura anche per me! Ovviamente ci si è messo di mezzo il lavoro (ma perché a fine anno diventano tutti schizofrenici?) ma anche e soprattutto il tempo nuvoloso e grigio sembrava non voler andar via!
Non potevo però non mostrarvi qualche anticipazione e così ecco il mio piccolo pensierino di Natale per voi, cari lettori. Fotografare il mini-bagno è molto complicato, mi devo dotare di un'attrezzatura valida. L'ho messo tra i buoni propositi dell'anno nuovo. Nel frattempo ecco la trasformazione!



I dettagli ve li racconterò nei prossimi post, e ci saranno altre immagini, spero con una risoluzione meno imbarazzante di questa ma, come si dice, si fa quel si può!
Addio alle piastrelle beige e benvenuto bianco! Come vi dicevo nel post iniziale il budget era necessariamente ridotto, pertanto ho optato per interventi fai da te:
- la verniciatura delle piastrelle con un prodotto specifico, che ho realizzato quasi esclusivamente di sera (e quindi vi racconterò cosa fare e cosa evitare)
- il recupero delle ante del mobile che in precedenza ospitava il lavabo (scelto dai proprietari precedenti, lo ribadisco!) e la realizzazione, con l'aiuto di mio papà, dei due pensili che ho verniciato in una bellissima tonalità di blu;
- sempre grazie all'aiuto di mio papà, e della mia amica Sarah che mi ha indirizzato sulla scelta dell'essenza più adatta, ho acquistato la tavola in legno massiccio di okumé con la quale realizzare il supporto del nuovo lavabo;
- per dare un po' di movimento alle pareti bianche, ispirandomi ai wall stickers di Ferm Living (che non sono riuscita ad acquistare online), ho ritagliato triangoli neri di plastica adesiva con cui fare piccoli decori agli angoli delle pareti.

Vi piace il risultato? Sicuramente rispetto a prima entro molto più volentieri nel mini-bagno!
A questo punto non mi resta che darvi appuntamento a gennaio con i dettagli su questo restyling e sui DIY che ho realizzato.

Vi auguro di passare un Natale felice e sereno e che il 2015 sia un anno migliore per tutti!

Se vi siete persi le precedenti puntate del restyling del mio bagno seguite questo link

20 novembre 2014

Io odiavo il mio bagno #2 moodboard

Il secondo post dedicato al restyling del mio piccolo bagno sarà necessariamente più corto del previsto! Nelle prossime settimane avrò un ritmo quasi disumano di lavoro e quindi devo impegnarmi seriamente (e finalmente) a essere più sintetica.

Detto questo, siete curiosi di vedere come era prima il mio bagno? Ovviamente potete immaginare che la scelta dei rivestimenti e degli arredi fondamentali non è MAI stata mia. Quando abbiamo comprato casa il bagno era appena stato realizzato (male) da un anno e abbiamo avuto la brillante idea di non rifarlo subito, rimandano spesa e lavori. Avevamo fretta ma, devo ammetterlo, non avevo le idee molto chiare in proposito, quindi abbiamo preferito aspettare (vi spiego nel primo post perché non farlo!).
Ora preparatevi, un bel respiro... eccolo.



Spero di non urtare la sensibilità di quelli che amano il classico o tradizionale, ma vi garantisco che per me questo bagno è quanto di più orrendo possa esistere (lo ammetto, nessun impegno a fare le foto... non ero proprio ispirata!). E ammissione per ammissione, ho sempre utilizzato oggetti "di recupero" mai comprati ad hoc (è evidente, no?), in attesa di un futuro rifacimento. Pertanto l'insieme è ancor più orribile.
Non mi dilungo perché non posso. Ma se volete ne parliamo nei commenti!

Ed ora la moodboard di ispirazione per il restyling completo. Gli elementi essenziali: il bianco e nero, alcuni dettagli nel blu polverso di cui vi darò informazioni prossimamente e un gusto decorativo un po' più nordico ma senza esagerare (perchè sarebbe stato assolutamente stonato con il micro ambiente) e decisamente più anticonformista.



Sono curiosa di sapere cosa ne pensate!

13 novembre 2014

Io odiavo il mio bagno #1 - ispirazioni

E' ormai assodato che Settembre è per me il mese della transizione e dell'irrequietezza. E' per questo che a Settembre riesco sempre a rivoluzionare casa o a pensare di farlo. L'ennesima conferma è arrivata anche quest'anno, quando ho deciso di dare una svolta al mio piccolo bagno.
Non lo avete mai visto e vedrete il "prima" solo ora (in realtà nel prossimo post dedicato), perché io ho sempre odiato il mio bagno.
Avete presente quando entrate nella vostra futura casa e, pensando alla ristrutturazione, iniziate a dare un ordine di priorità ai lavori, mettendo, giustamente, all'ultimo posto il bagno visto che è praticamente nuovo (nel mio caso dell'anno precedente all'acquisto)? Ecco... non fatelo! Il rifacimento del bagno comporta una rivoluzione radicale e invasiva del vostro appartamento e, a meno che non abbiate la possibilità di una location alternativa temporanea, sarà molto difficile che decidiate di mettervi in questa impresa. Sempre che non sia necessario.
Bene nel mio caso la necessità era semplicemente legata ad un fattore estetico (ancora mi chiedo a cosa stessero pensando i proprietari di prima quando hanno scelto una piastrella beige -orrenda- per un bagno cieco e, pertanto, illuminato solo da luce artificiale). Questa un marito italiano medio (passatemi la semplificazione) non ve la farà mai passare. Infatti.
Per farla breve non ce la facevo più e quindi ho raggiunto il seguente compromesso:
- budget limitatissimo di spesa
- radicale (o quasi) cambio dei colori, privilegiando il bianco (ovviamente)
- individuazione delle spese prioritarie e rinvio di quelle non fondamentali (più o meno) al risultato. In altre parole si cambia la postazione lavabo e ci teniamo ancora per un po' i sanitari. Ma è solo un rinvio...
- faccio tutto io (o quasi, insomma, l'idraulico è una professione che deve fare chi sa farla! E non solo questa...).
Quest'ultimo punto sapevo che mi avrebbe causato giornate, serate e nottate interminabili ma ero determinata.
Mi fermo qui, perché questa storia va raccontata a piccole dosi. Perché è anche una storia di famiglia. E capirete le motivazioni.
L'inizio di questa storia parte quindi dalle ispirazioni che mi hanno portato a fare alcune scelte e, anche se non ho potuto realizzarle completamente, mi sono servite come linea guida del progettino che avevo in testa.

source: 1 - 2 - 3 (Styling: Rikke Graff Juel - Photo: Anitta Behrendt) - 4

source: 1 - 2 - 3 - 4

Che ne dite, avete voglia di seguirmi in questo racconto e di conoscere i dettagli? Allora vi aspetto alla prossima puntata!



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