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Gamla Linköping |
Sono stati due giorni molto intensi e grazie a Sara abbiamo potuto percepire e vivere atmosfere magiche e incontrare persone speciali. Abbiamo conosciuto la Svezia un po' più da vicino, scoprendo sia il lifestyle più lento e a contatto con la natura sia il lato più dinamico e innovativo, legato al design e ai piccoli imprenditori e artigiani locali. La capacità di mixare in armonia questi due aspetti spiega il fascino irresistibile che questo paese esercita su di me. Questo viaggio mi ha insegnato molto ed è per questo che voglio rendervi partecipi di questa esperienza.
Insieme a Josefine dell'ente turistico della regione, Visit Linköping, abbiamo iniziato il nostro tour alla scoperta di Gamla Linköping, la città vecchia, che è stata spostata negli anni 50 dalla sua posizione centrale originaria in una zona periferica immersa nel verde e nella tranquillità. Le casette in legno dal tipico colore rosso {che in svedese si chiama falu-röd e veniva ricavato dal rame estratto dalla miniera di Falun dichiarata patrimonio dell'umanità dall'Unesco} sono state smontate una ad una e riassemblate nella nuova posizione, formando un vero e proprio museo all'aria aperta!
Alcune case sono ancora abitate {un vero e proprio sogno} altre si possono visitare per vedere gli interni ottocenteschi originali e capire come si viveva qui nel secolo scorso.
Ed eccoci passeggiare per le graziose stradine tutte equipaggiate con i nostri zaini Cabin Zero!
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Foto di Ilaria Chiaratti |
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Foto di Ilaria Chiaratti |
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foto di Ilaria Chiaratti |
Successivamente ci siamo spostate sul Göta Kanal, dove abbiamo ammirato una delle opere di ingegneria più importanti della Svezia, le chiuse di Berg, che permettono alle imbarcazioni di essere sollevate di parecchi metri rispetto al lago su cui si affacciano.
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foto di Ilaria Chiaratti |
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Foto di Ilaria Chiaratti |
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foto di Ilaria Chiaratti |
Vi ho già parlato nel primo post dedicato al viaggio della bellissima esperienza vissuta nel laboratorio di ceramica di Helena, una fattoria in falu-röd immersa nel verde. Ecco qualche altro angolino di questa deliziosa e original location.
Ed ora veniamo al lato più dinamico di Linköping che abbiamo potuto conoscere grazie a Sara: il quartiere in centro dove lei aveva il suo negozio fisico {ora occupato dall'altrettanto grazioso shop Pretty Local} e l'associazione Folk che riunisce i commercianti locali, piccole aziende indipendenti che hanno voluto associarsi per promuovere i marchi indipendenti, le idee e le offerte commerciali e culinarie del quartiere. Gunilla, che ha fondato il magnifico concept store Edblad, è oggi presidente, dell'associazione e ci ha fatto scoprire insieme a Sara tutto l'entusiasmo che li guida per creare nuove opportunità ai giovani imprenditori locali.
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1-3: A piece of cake - 4: Pretty Local 5: Edblad |
Che dire, abbiamo fatto il pieno di emozioni e abbiamo imparato quanto gentile ed effervescente sia questa città e chi la abita. Abbiamo capito che coniugare bellezza e lavoro è possibile, che dare valore alla creatività è cultura ed è futuro. Abbiamo visto che è reale uno stile di vita più vicino alle persone e meno alle prestazioni. Sono tornata in Italia convinta che una strada parallela, nella stessa direzione, sia la prospettiva che voglio avere nel mio piccolo.
Quando qui da noi si è iniziato a parlare di "hygge", di ricetta danese per la felicità {in svedese un concetto simile è racchiuso nella parola "lagom" che significa "la giusta quantità, né poco né tanto"} i professoroni hanno iniziato a filosofeggiare e spernacchiare questa visione: "la felicità non si impara bevendo il té a lume di candela" e così via. Ho letto molti, troppi, articoli così. Resto sempre allibita da questa mania tutta italiana di voler sentenziare in maniera approssimativa su ciò che non appartiene alla nostra cultura. Mi fermo qui, non voglio andare oltre perché l'intento di questo post è ben altro, ma quello che non si è capito è che l'hygge o lagom non sono stili, mode, abitudini. Sono concetti alla base di un modo di vivere, che noi abbiamo avuto il privilegio di conoscere da vicino e praticare anche solo per qualche giorno.
Come dire, forse dovremmo ribaltare la visione e capire che il té fumante a lume di candela è un momento felice perché esprime la condizione e la capacità di appagarsi con piccoli gesti e attenzioni. Dagli eccessi difficilmente esce fuori una condizione di felicità, forse istantanea ma non duratura. Con questo non penso che in Italia sia giusto o possibile diventare un po' più scandinavi; capire e conoscere aiuta però a migliorarsi. E posso dirvi con certezza che noi Nordic Love bloggers siamo tornate serene e davvero felici.
Alla prossima puntata!
Grazie per il bel racconto, così ho conosciuto luoghi a me totalmente sconosciuti. Piacerebbe anche a me vivere in una di quelle colorate casette di legno. Le cose e lo stile di vita si possono cambiare, basta iniziare a volerlo e metterlo in pratica. Ciao
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