28 febbraio 2014

Una cucina essenziale

Come sapete sono attratta da diversi stili e soluzioni per la casa: design, vintage, handmade, colore, bianco, nero sono elementi che avete visto ripetersi spesso nel blog ed in effetti non ho mai preso una posizione definitiva. Ad eccezione di uno stile, quello per l'arredo della cucina, che amo sia essenziale, moderno, pratico ed esteticamente pulito. Come avete visto anche in casa mia ho scelto un design minimale che amo scaldare con accessori e accostamenti personali e giocosi.
Altro elemento fondamentale è la possibilità di un arredo integrabile con la zona living, che sceglierei anche in caso di spazi abitabili più ampi perché risponde all'esigenza di convivialità e condivisione che sono essenziali per il mio modo di vivere la casa.
Quando ho visto il modello Way di Snaidero ho pensato che avesse entrambe le caratteristiche con un elemento in più: le finiture in legno che conferiscono alla cucina uno stile contemporaneo, raffinato ed elegante.


Il concept del modello Way prevede flessibilità e molteplicità di soluzioni, accomunate dalla stessa pulizia estetica. Vi confesso che il design pulito ed essenziale mi affascina perchè è come avere una tela bianca su cui imprimere la propria creatività e personalità. 
In una cucina così rigorosa, ad esempio, ho subito visto la possibilità di utilizzare colori pastello e tenui, tessuti naturali, accessori artigianali e oggetti dal design più giocoso ma sempre raffinato. E così ne è nata questa moodboard:

image Snaidero - source&credits objects: 1 - 2 - 3-4 - 5 - 6
La cucina Way di Snaidero, un prodotto italiano e di alta qualità, associato a complementi dal gusto scandinavo e a ceramiche artistiche  (realizzati dall'artista milanese Maria Vera Chiari) sono per me un mix adatto ad un ambiente giovane, creativo ma che non rinuncia ad eleganza, praticità e comodità.


La scelta di colori chiari e soft aiuta ad alleggerire i toni scuri della finitura in legno rovere smoke di queste immagini. Ma le soluzioni sono molteplici fino a composizioni più naturali con il "noce cannella" e il "rovere naturale". Su sito di Snaidero potete divertirvi con il configuratore che vi permette di scegliere e visualizzare la soluzione più adatta a voi.



Sono curiosa di sapere se la pensate come me: preferite l'essenzialità o siete attratti da una cucina più tradizionale? E quale stile avreste scelto per personalizzare il modello Way?


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25 febbraio 2014

In the spotlight #1 {questione di sfumature}

L'idea di questo post nasce circa sei mesi fa. La prima bozza poco dopo e poi nessun aggiornamento. Il che è legato indissolubilmente allo stesso motivo per cui le tante idee, che raccolgo nella board di Pinterest dedicata ai progetti "fai da te", rimangono lì in attesa: non ho il tempo di realizzarle e così rimangono nella mia testa, con un pensiero fisso: "lo faccio la prossima primavera".
Chissà poi perché scelgo sempre la primavera per portare a compimento i miei progetti, come se non sapessi che l'allungarsi delle giornate porta con sé quel misto tra svagatezza e spossatezza sufficiente a farmi (quasi) desistere da ogni proposito. Per poi riprenderlo frettolosamente in estate...
sfumature_living_WDCblog
source & credits: Weekday Carnival
Come dicevo la mia attenzione è stata catturata mesi fa dalle sfumature e gradazioni di colori. Sono diverse le possibilità decorative, a partire dalla tinteggiatura su muro (come ha realizzato Riikka nella foto qui sopra) per arrivare alle mie preferite, cioè alle tecniche di colorazione dei tessuti.
Tra i marchi che preferisco, come non citare Hay che propone diversi prodotti che richiamano alle sfumature.


HAYcollection
source: Hay
Arriviamo quindi al post di oggi, un approfondimento sulla tecnica dip-dye, cioè tramite immersione dei tessuti nel colore, che è molto diffusa tra le risorse creative della rete e semplice da realizzare (lo dico a livello teorico, visto che non l'ho provata...).

Tecnicamente...
La stoffa, che deve essere in fibre il più possibile naturali per poter assumere la colorazione, viene immersa nel colore per stoffa diluito con acqua e sale, nelle proporzioni indicate sui prodotti acquistati.
Con questa tecnica si possono ottenere effetti in gradazione di colore dal più scuro al più chiaro, in funzione del numero di immersioni che si effettuano.

Dip_dye DIY
source: 1 - 2 - 3 - 4 - 5

Come si fa?
Ci sono molti tutorial in rete, ne ho selezionati alcuni per voi:
1. Tutti i passaggi spiegati con tanto di video sul sito di The Rit Studio, che produce e vende tinture appositamente studiate per questa tecnica;
2. Lo stylist Paul Lowe spiega con semplici istruzioni come realizzare un runner per rallegrare la tavola e alcuni asciugamani ;
3. Helena del blog Mormorglamour utilizza la tecnica batik per realizzare un raffinato cuscino. Ospite del bellissimo blog  MonsterCircus, spiega passo passo come ottenere lo stesso effetto.
4. Elsie ed Emma di A Beautiful Mess realizzano, realizzano e poi realizzano. Non poteva mancare il loro tutorial per tinteggiare tovaglioli per rendere unica la propria tavola;
5. Bri Emery (di cui vi ho già parlato in questo post) ha proposto recentemente su Design Love Fest un DIY per realizzare le tovagliette per la colazione con una combinazione di colori davvero raffinata (che non è sfuggita al gusto di Camilla visto che ne ha parlato sulla sua pagina Facebook).
6. Il tutorial di Ilaria non si applica ai tessuti ma ad una lampada in carta. L'effetto è eccezionale!

Che cosa utilizzare?
Nei tutorial trovate riferimento ai prodotti utilizzati per la tinteggiatura. Si tratta di prodotti disponibili sul mercato americano e anche europeo attraverso il sito di Amazon UK, come nel caso dei colori utilizzati da Paul Lowe (Rit liquid dyes).
Non ho trovato molti riferimenti italiani (anzi siete invitati a linkare fonti di informazioni utili, che provvederò a vagliare) se non i colori per tessuto della linea Deka Batik.
Nella scelta può essere determinante la colorazione: vi dico solo che Rit Studio fornisce una guida per miscelare le colorazioni in commercio e ottenere le gradazioni stagionali di Pantone... dettagli che per me fanno la differenza.

Ora non ho più scuse per rimandare e poi manca poco alla primavera...
Voi avete utilizzato già questa tecnica? Avete suggerimenti da darmi?

21 febbraio 2014

The Design Files Open House 2013

Vi ho già parlato di Lucy Feegins, del suo splendido blog dedicato al design e della sua attività di stylist. Trovo questa giovane ragazza australiana un esplosione di creatività, positività e competenza.
L'evento che cura ogni anno a Sydney (e quest'anno per la prima volta in Melbourne) "Open House" trasforma uno spazio vuoto in uno showroom per la promozione del design e dei giovani talenti australiani.
C'è ricerca, c'è (appunto) talento, c'è gusto nella scelta e nell'esposizione e c'è colore. Concetti molto positivi di cui ho particolarmente bisogno in questi giorni.
Trenta giorni di design condensati in questo video. Buona visione!


30 Days of The Design Files Open House from The Design Files on Vimeo.

Buon weekend a tutti

14 febbraio 2014

a family home

L'assenza di questi giorni è dovuta all'impegno che il primo corso de ilBlogLab sta richiedendo: sono molto contenta di questa esperienza, ho conosciuto persone meravigliose, appassionate e capaci e sto imparando tantissimo da loro. E sono sicura che anche la seconda edizione, che farò insieme a Barbara e Ilaria in primavera, sarà entusiasmante!

Proprio perché il tempo è tiranno oggi condivido velocemente un'immagine, che ho visto qualche tempo fa sul bellissimo blog di Barbara, e il pensiero che ne è scaturito.
L'immagine non mi è nuova, si tratta della casa della stylist e fotografa Aurélie Lécuyer, di cui vi ho già parlato nella rubrica Blog Love (che dovrei anche riprendere, prima o poi, visto che ho tanti altri blog da condividere con voi).


ledansla blog
photo Aurélie Lécuyer - Le dans la blog

Ci sono due aspetti della casa di Aurélie e del suo modo di fotografare che mi colpiscono. Il primo è la capacità di mostrare gli ambienti di casa sempre da prospettive diverse, quasi come se si trattasse di case diverse, dove a volte dominano i colori chiarissimi e pastello, a volte colori scuri e riposanti e a volte colori accesi e allegri. Tutti, però, accomunati da un filo conduttore: l'armonia e lo scorrere lento e piacevole del tempo (per lo meno questo è ciò che io vedo del mondo che Aurèlie condivide con noi).
Il secondo aspetto che mi affascina è il concept della sua casa, costruita intorno alla sua famiglia e ai suoi tre bellissimi bambini. Gli spazi condivisi, l'assenza percepibile di barriere, l'idea del piacere di stare insieme.
Sicuramente molto fa l'avere a disposizione un grande spazio, ma il concetto di casa da vivere con la propria famiglia deve appartenerti.

Voi cosa ne pensate? Vi piace condividere spazi e funzioni in casa vostra?

6 febbraio 2014

Piccoli spazi, grandi opportunità

Gli spazi piccoli sono sempre stati per me fonte di grande curiosità. In famiglia ho vissuto in una casa gigante, anche troppo. Poi sono arrivate la mia prima casa in affitto e la mini casa. Spazi piccoli, di cui ho raccontato nella sezione ADC Story del blog che attualmente è in "ristrutturazione" (e vi chiedo di avere un po' di pazienza perché speravo di riuscire ad aggiornarla prima, ma dovrà aspettare ancora un po').

Apartment Therapy cura una sezione dedicata e, annualmente, ne fa un vero e proprio concorso.
In questi giorni è uscita la nuova pubblicazione di Rue Magazine, dedicata in parte alle case dalle piccole dimensioni e ci sono alcune soluzioni che volevo condividere con voi.

source: Rue Magazine - issue 02/14
Spazi multifunzionali, studiati nel dettaglio e sfruttati al meglio.
Alcune idee interessanti:
- se non si dispone di uno spazio sufficientemente grande per la zona studio, se ne possono dedicare piccole porzioni in più spazi. Così la porta di ingresso può diventare un'utile superficie per disporre annotazioni, programmi, idee; un ripiano alla luce, magari sotto la finestra, può essere una postazione di lavoro improvvisata e così via;
- creare zone ben illuminate serve a definire le funzioni e a "moltiplicare" lo spazio;
- sfruttare lo spazio in verticale, seppur possa non essere la soluzione più comoda, è una valida alternativa;
- sfruttare nicchie e piccole rientranze delle pareti è risolutivo, oltre che esteticamente piacevole.

source: Rue Magazine - issue 02/14
Uno dei "problemi" più grandi da affrontare nei piccoli appartamenti (e posso dirlo perché l'ho sperimentato personalmente) è avere ordine e pulizia (intesa come giusta proporzione tra spazi pieni e vuoti) a sufficienza. Nelle case piccole spesso è tutto concentrato in pochi metri e in ambienti come il soggiorno e la cucina si rischia di avere troppi oggetti esposti.

Il trucco è quello di trasformare la confusione in opportunità creativa per disporre con equilibrio e personalità.
In secondo luogo, fare scelte e acquisti più mirati e organizzati, seguendo ad esempio una propria linea stilistica piuttosto che farsi prendere dall'entusiasmo (anche in questo caso mi chiamo in causa...).

Se invece ordine e pulizia deve essere, mi ha colpito questo piccolo appartamento di Anversa, con soluzioni giovani, luminose e lineari.

via: Roomed (Photo Lisa Van Damme & Ian Hermans, progetto Katrien Van Doren)
Luce e l'uso del bianco dilatano lo spazio, mentre il design di elementi contenitivi che separano spazi e funzioni è vincente e ideale a non "appesantire" l'appartamento. In soli 40 mq ci sono tutti gli spazi e le funzioni essenziali, lo spazio è aperto ma ben suddiviso. Anche i punti luce sono ben studiati e leggeri per lo sguardo. Bellissime e leggerissime le tre lampade a bulbo di dimensioni diverse, utilizzate per la zona pranzo.
Il design nordico di questo appartamento mi influenza sicuramente, però trovo ci siano molte "lezioni" da imparare!

Anche le vostre case sono poco spaziose e avete dovuto risolvere non pochi ostacoli? Per quali scelte e stili avete optato?

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A tour around small spaces and solutions to enhance these apartments. In recent days the new issue of Rue Magazine is out, dedicated in part to small homes and there are some solutions that I wanted to share with you. Multifunctional spaces, studied in detail and exploited to the fullest.
Some interesting ideas:
- If you do not have a space large enough for the work area,   small portions can be found in most areas. Thus, the entrance door can become a useful surface to place annotations, programs, ideas, a shelf in the light, perhaps under the window, can be an improvised workstation and so on;
- Create  well lighted areas, used to define the functions and to "multiply" the space;
- Take advantage of vertical space, although it may not be the most convenient solution, bu it is a good alternative;
- Take advantage of niches and small recesses in the walls is decisive, as well as aesthetically pleasing.
One of the biggest "problems" to be addressed in small apartments (and I can say this because I have experienced it personally) is to have clean and tidy (as a right proportion between full and empty spaces) enough. The small houses are all concentrated in a few meters and in places such as the living room and the kitchen are likely to have too many items on display.
The trick is to transform confusion into creative opportunity to arrange with balance and personality.
Second, make choices and purchases more focused and organized, for example by following your own line style rather than get caught up in the enthusiasm (even in this case I'm concerned ...).
If, however, must be clean and tidy, I was struck by this little apartment in Antwerp, with youthful and bright and linear solutions.








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